
La figura del frate cappuccino è sicuramente più recente. E’ possibile che il solitario mendicante sia semplicemente il ritratto della saggezza. Il saggio, infatti, è sempre rappresentato come una persona sola, che schiva la gente vivendo isolata, un’asceta, in generale un misantropo.
In alcuni mazzi dei Tarocchi l’Eremita è raffigurato come il Tempo (o Kronos) con falce e clessidra. Talvolta è un cieco come Tiresia e pertanto è anche un indovino. Nei mazzi più antichi troviamo la scritta: “Diogene”, chiaro riferimento all’antico filosofo greco detto il cinico o il Socrate pazzo.
Nell’interpretazione dei Tarocchi la carta dell’Eremita indica sapienza e prudenza. L’isolamento è un atteggiamento asociale, ma può anche essere la ricerca della verità o l’esperienza.
Quando la carta dell’Eremita è diritta indica cautela e illumina le carte vicine. Quando è rovesciata significa ipocrisia, imprudenza e scetticismo. Significa che hai perso la strada maestra!
In Astrologia la IX carta dei Tarocchi è correlata a Giove nel segno del Sagittario, Giove in Leone.
Nell’oracolo dell’I-Ching: corrispondenza con l’esagramma 36 Ming I l’oscuramento della luce.
Curiosità della carta dell’Eremita
In campo medico l’Eremita denota longevità ma anche dolori reumatici. Mentre nel campo dei mestieri potrebbe essere un filosofo, uno scienziato, un agente segreto o un pranoterapeuta.