
Nell’interpretazione dei Tarocchi, quando questa carta è diritta, ha un influenza positiva su tutte le carte vicine. Mentre quando è rovesciata denota immaturità.
E’ curiosa la lettura che qualcuno ha dato a questa carta per via della posizione delle gambe incrociate. Ipotesi affascinante ma decisamente forzata.
La posizione seduta con le gambe incrociate, secondo l’antico diritto germanico, era prescritta per alti magistrati, ma è altrettanto vero che si trovano illustrazioni medievali con dei Re in simile atteggiamento.
Forse un Re tedesco non l’avrebbe mai fatto, ma un signore italiano non avrebbe dato importanza a questo fatto. E dopotutto, i Tarocchi, sono cresciuti tra le Signorie dell’Italia settentrionale.
Incrociare le gambe era sicuramente una prerogativa di nobili e signori, indecorosa per semplici sudditi. Qualcuno ipotizza che potevano incrociare le gambe solamente chi non doveva alzarsi continuamente per riverire gli altri. In effetti è decisamente scomodo cercare di alzarsi prontamente in quella posizione.
La teoria che incrociare le gambe sia una specie di posizione meditativa, come incrociare le braccia, e quindi un segno di riflessione, è un’idea abbastanza fantasiosa.
Nei Tarocchi l’Imperatore è un’autorità virile e forte che impugna lo scettro sormontato dal globo con una croce. La mano sinistra è chiusa a pugno a dimostrare la sua decisa fermezza, caratteristica tipica del dominatore.
Predisposizioni e singolarità della carta dell’Imperatore
In astrologia è Venere nel segno del Toro.
Nell’I-Ching è l’esagramma numero 63 Chi Chi dopo il compimento e nel diciottesimo esagramma: Ku l’emendamento delle cose guaste.